Molto spesso nei paraggi dei nostri centri abitativi possiamo notare l’allestimento di vari cantieri di lavori edili o di ristrutturazioni, le cui operazioni sono utili al miglioramento delle condizioni dell’area urbana circostante. Oppure notiamo anche i vari allestimenti per lo svolgimento di manifestazioni fieristiche o culturali all’aperto. Si tratta sempre di allestimenti temporanei, che certamente non prendono in considerazione l’installazione di veri servizi igienici allacciati alla rete fognaria locale.
In questi casi, per assicurare agli addetti ai lavori o ai visitatori di una fiera la possibilità di usufruire di un bagno, vengono utilizzate delle soluzioni come i bagni chimici. Sono strutture in materiale leggero ma resistente, dalla forma di cabine che vengono posizionati in punti laterali strategici; sono anche facilmente riconoscibili dall’utenza e non di ostacolo ai lavoratori o ai pedoni. L’installazione dei bagni chimici risponde a precise norme e a requisiti minimi in termini di dimensioni, di presenza di sanitari e relative alla collocazione del serbatoio dei reflui.
Particolare è il funzionamento dei bagni chimici che, in assenza di collegamento con le fogne, si espleta attraverso l’uso di agenti chimici tra cui è presente la formaldeide. In questo articolo ci occuperemo di conoscere questa sostanza collegata a queste strutture.
Che cos’è la formaldeide
La formaldeide è un composto organico che può avere forma gassosa o liquida. Come caratteristiche si presenza solubile in acqua, incolore e con odore pungente. La formaldeide viene comunemente adoperata in ambito sanitario. Nel caso specifico dei bagni chimici, la sostanza è utilizzata per la sua azione igienizzante. Ha infatti un’elevata azione che uccide i batteri per cui compare nella realizzazione di soluzioni liquide utili a sanificare i bagni chimici.
Altri usi vedono la sostanza impiegata per la produzione di tessuti a livello industriale, per la conservazione di materiale biologico sotto forma di campioni, per produrre vaccini. La formaldeide viene usata anche come isolante e reagente, come vernice e in ambito alimentare. Qui è infatti adoperata come conservante per i cibi affumicati. Certo questo punto può essere oggetto di discussioni a causa della potenziale pericolosità della formaldeide. E’ lecito quindi anche preoccuparsi quando si entra in un bagno chimico sanificato mediante una procedura di pulizia che vede alla sua base un trattamento con formaldeide? Cerchiamo di fare chiarezza su ciò.
La formaldeide è pericolosa?
Se ci troviamo a presenziare a un evento o a una fiera e dobbiamo entrare in un bagno chimico sanificato con formaldeide, dobbiamo preoccuparci per la nostra salute? Cerchiamo di fare luce su questa questione. Entrare e uscire da un bagno chimico sanificato con formaldeide fondamentalmente non causa problemi alla nostra salute poiché l’esposizione alla sostanza risulta in concentrazioni di molto inferiori a 0,1 ppm. Le concentrazioni superiori, possono invece irritare e arrossare le mucose e gli occhi. I valori sono comunque molto bassi e, in ogni caso, i parametri sono fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ente che ha imposto il limite massimo accettabile di 100 microgrammi al metrocubo di concentrazioni di formaldeide.