La dott.ssa Gabiria Cetorelli, giovane imprenditrice e ricercatrice nel campo delle telecomunicazioni d’impresa, è autrice della pubblicazione “La riforma dell’assetto regolatorio delle telecomunicazioni in Europa” presso la Luiss, ci offre un interessante e approfondito sguardo su una serie di normative che avranno un impatto molto importante sulla nostra quotidianità. Nella sua pubblicazione, la dott.ssa Gabiria Cetorelli affronta in particolare argomenti come “L’evoluzione normativa specifica nel settore delle telecomunicazioni in Europa e in Italia. L’essential facility, la liberalizzazione e i monopoli naturali: il ruolo della regolazione. I diversi meccanismi di regolazione del mercato delle telecomunicazioni: la regolazione ex ante. I meccanismi di regolazione del settore delle telecomunicazioni all’interno dei mercati europei: il three criteria test. L’individuazione dei mercati. L’applicazione dei meccanismi comunitari di intervento ad opera dei regolatori nazionali: il caso dell’Italia. Le prospettive di riforma”. A partire dal noto Pacchetto Telecom 2002, grandi cambiamenti e rivoluzioni tecnologiche hanno portato ad un nuovo assetto legislativo delle telecomunicazioni. Tali normative, sono nate con l’intento di aggiornare innanzitutto la normativa vigente (che risultava obsoleta rispetto le evoluzioni tecnologiche e i sistemi di comunicazione), e aumentarne al tempo stesso l’efficacia, rendendo molto più diretto l’accesso alle frequenze radio riducendo quindi le risorse amministrative necessarie per poter attuare la regolamentazione economica. Nello specifico, si tratta della COM (2007) 697-2007/0247 (COD) (definita direttiva legiferare meglio) e la COM (2007) 698-2007/0248 (COD) (denominata direttiva sui diritti dei cittadini). A queste, scrive Gabiria Cetorelli, si aggiunge la direttiva 2009/140/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009, che regolamenta la riforma delle direttive quadro, accesso e autorizzazioni, e la Direttiva 2009/136/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009, con cui si dispone la modifica della direttiva servizio universale e della direttiva dati personali a tutela dei consumatori. Come intuibile, i nuovi assetti avranno come effetto quello di andare incontro innanzitutto alle esigenze dei cittadini e del mercato economico. Nel primo caso, si è cercato di offrire risposte concrete in termini di facilitazione all’accessibilità ai servizi di comunicazioni, in special modo a persone con esigenze sociali particolari come gli anziani o i disabili, incrementando quindi i livelli di tutela. Nel secondo caso, si è voluto agevolare la libera concorrenza, che andasse a rendere i servizi offerti sempre migliori pur mantenendo i costi agli utenti/fruitori accessibili.